I consigli per la terza giornata!
Bene, ci siamo. Del resto è per questo che siamo qui, no? In realtà nella testa avevo in mente un format diverso: un podcast. Ma siccome non sono un nativo digitale, non so come funziona bene tutta questa diavoleria della modernità. Ergo, mentre mi organizzo, mi affido ad un metodo atavico: il blog.
Quello che sarà invece certo, anche in futuro, sarà il tipo di format: darò per ogni giornata un consigliato e uno sconsigliato per ogni partita, motivando la MIA scelta. Ma ricordatevi il mood di questo progetto: non essere mainstream; non leggerete mai Belotti contro la Salernitana (troppo facile), non leggerete mai Abraham contro il Sassuolo (troppo mainstream), e non leggerete mai nemmeno Handanovic contro la Sampdoria (siamo bravi tutti così!). Leggerete, invece, il giusto mix di nomi esotici, sorprese, materiale pescato dalla nicchia (e per la nicchia), sull’onda delle mie personalissime idee. Coefficiente di difficoltà alto, insomma. E sapete perchè?
Perchè qui dentro tendiamo all’idealismo oltre l’empirismo.
Bene, direi di cominciare, in rigoroso ordine cronologico:
EMPOLI – VENEZIA
arbitro: Antonio Rapuano
Sì ma perchè ci metti l’arbitro?
Mai trascurare il direttore di gara: è lì, decide cose. Non guarderemo in maniera ossessiva alle statistiche, ma ci basta la presenza: in quanto essere umano porta inevitabilmente con sè il suo bagaglio personale, le antipatie, le simpatie e può dare qualche spunto in più per la lettura del match e del nostro dispensare consigli.
Quindi, questo Rapuano? E’ la seconda per lui quest’anno in campionato, lo abbiamo già visto in Bologna – Salernitana, partita che ricordiamo per ben 3 cartellini rossi di cui due doppi gialli ravvicinati (Strandberg nel giro di 3 minuti, Soriano nel giro di 10 minuti).
Ma torniamo alla partita: si tratta di uno scontro salvezza. Sì, ci sembra assurdo parlare di scontro salvezza alla terza giornata, ma gli addetti ai lavori sanno che poi, alla fine, questi punti peseranno. L’Empoli sembra già aver trovato la quadra con una formazione tipo (Andreazzoli è un vecchio volpone) e si sente come un gatto al primo calore dopo aver espugnato l’Allianz Stadium. Il Venezia mi ricorda quell’Ancona di un po’ di anni fa che in serie A comprò una serie ineluttabile di calciatori cercnado di salvarsi per poi fallire miseramente. C’è un però: Zanetti è un signor allenatore, conoscitore di calcio, e con una grande organizzazione mentale e tattica; non solo: i calciatori comprati dal Venezia sono sì per lo più esotici, ma non li giudicherei troppo velocemente: ci sono nomi interessanti, nomi romantici, nomi INDIE che potrebbero regalare qualche soddisfazione nel corso dell’anno. Perciò, dal momento che non vedo un esito così scontato già in partenzia, il consigliato fa parte proprio del Venezia:
Thomas Henry, un gentiluomo di oltre 190cm che ha il fisico del centravanti (ed anche i numeri) ma non disdegna di abbassarsi a giocare sulla trequarti per aiutare la costruzione della manovra. Ha preso la 14 ed è francese. Soprattutto dovrebbe vincere la concorrenza di Forte e partire titolare.
Anche lo sconsigliato fa parte del Venezia:
Mattia Caldara, un calciatore che evoca ricordi meravigliosi per noi fantallenatori, ma che, appunto, sono solo ricordi. Quest’anno ha già causato un rigore goffo contro il Napoli dopo essere stato ammonito già alla mezz’ora. Certo, il Napoli non è il banco di prova per il Venezia, ma personalmente l’ho visto molto male: 18 mesi o giù di lì di inattività e presenze sporadiche, si sentono. Molti lo avranno comprato come settimo o ottavo slot e potrebbero pensare “se non lo metto contro l’Empoli quando lo metto?”……Io non ci punterei, ma con elevata probabilità mi smentirà andando a saltare in area su corner e incornando di testa.
NAPOLI – JUVENTUS
Arbitro: Massimiliano Irrati
Fra le certezze della vita, possiamo ormai annoverare Napoli – Juventus alla terza giornata: una partita mai scontata, che in qualche modo riesce sempre a far parlare di sè. L’anno scorso non si giocò, trasformandosi nell’assurdo scenario di una sola squadra in campo al fischio d’inizio perchè l’altra non si era presentata su disposizione della ASL, consegnando all’internet meme di ogni genere. Stavolta pare si giochi, con una situazione altrettanto controversa: la Juventus non avrà i Sudamericani a disposizione per via degli impegni con le Nazionali che hanno impedito loro di tornare per essere a disposizione in una partita che, in ogni caso, andava anticipata al Sabato perchè il martedì successivo la Juventus ha l’esordio stagionale in Champions League. Non avere i Sudamericani, per i bianconeri, vuol dire non avere 4 titolari (Danilo, Alex Sandro, Bentancur, Dybala) cui se ne sommano verosimilmente altri 2 per problemi fisici (Chiesa e Cuadrado). Ciò si somma alla partenza non brillante (per usare un eufemismo) della Signora che ha raccolto 1 punto nelle prime due contro le “piccole” Udinese ed Empoli e si somma, ancora, all’altra partenza, quella di CR7, passato ai rossi di Manchester, lasciando un vuoto davanti (occupato a livello numerico dalla pecorella smarrita Moise Kean) e, soprattutto, privando la squadra (oltre che del suo talento) della sua dote principale: risolvere le partite da solo e, a mio modo di vedere, nascondere la polvere sotto al tappeto di casa Juventus. Saranno quindi pochi gli uomini a disposizione di mister Allegri che dovrà essere bravo a indovinare la formazione, in una situazione già difficile per via di un livello qualitativo non elevato (specie nella zona nevralgica del campo) e ad alzare l’umore generale del gruppo, motivando con le parole giuste chi dovrà prendersi determinate importanti responsabilità. Nonostante gli uomini contati, sarà difficile ipotizzare l’undici titolare perchè non c’è ancora chiarezza sul modulo definitivo che userà la Juventus quest’anno, si leggono e si ascoltano tante ipotesi: 3-5-2, 4-2-3-1, io personalmente penso che sarà un 4-4-2 classico e quanto più quadrato possibile: bisognerà vedere se davanti ci saranno Kean e Morata oppure Morata e Kulusevski. Staremo a vedere.
Dall’altra parte abbiamo un Napoli con una situazione diametralmente opposta: nonostante un mercato che, da quel che si legge, non ha soddisfatto a pieno la tifoseria, sono arrivati 6 punti nelle prime due, sono quasi tutti a disposizione tranne Mertens, Demme, Lobotka e Meret. Dovrebbe partire dal primo minuto il neo acquisto Anguissa in un 4-2-3-1 che è collaudatissimo per Luciano Spalletti. Insomma: pochi dubbi, morale alto, quelli che sembravano i “problemi” qualche giorno fa sembrano risolti o in via di risoluzione: Ospina ci sarà e potrebbe recuperare anche Zielinski, anche se Elmas fa dormire sonni tranquilli ai tifosi, ai compagni e al mister.
Sulla carta quindi non c’è partita, sembra tutto già scritto, indirizzato.
Ma potrebbe non essere così, e non per via dell’arbitro che secondo i tifosi del Napoli è sempre filo Juventino.
La Juventus ci ha dimostrato che in queste situazioni di evidente difficoltà, quando il destino sembra già segnato in maniera inesorabile, tira fuori qualcosa: non si sa cosa, nè da dove lo prenda. Ma lo tira fuori e lo mette sul rettangolo di gioco, sparigliando le carte. Ecco perchè il mio consigliato di questa partita è:
Moise Kean, il 21 enne centravanti reduce da una soddisfacente prestazione in Nazionale, condita da una incoraggiante doppietta: il morale sarà alto, la voglia gliela attribuisco per scontata (è giovane e vorrà dire la sua per meritarsi il ritorno in bianconero) e aggiungo il fatto che potrebbe essere l’unico a mettere in difficoltà la coppia di centrali partenopea, bravi e con grande fisicità, i quali potrebbero avere vita più facile con Morata ma incontrare qualche grattacapo con Kean. E’ una chiamata azzardata signori, lo so bene, visto che potrebbe non partire titolare e subentrare (forse) a gara in corso. Allegri potrebbe preservare proprio Kean per conservare un cambio da giocarsi a partita in corso. Ovvio, stesso discorso potrebbe valere per Kulusevski, il fatto è che io, al posto di Allegri, Kean lo metterei dal primo minuto, insieme a Morata, con Kulusevski nel suo ruolo: la fascia destra. Però io non sono nessuno, quindi a voi la decisione!
Passiamo ora al secondo nome, quello in rosso: visto che era mainstream sconsigliare De Sciglio o, peggio, Pellegrini, a sopresa lo sconsigliato, invece, gioca nel Napoli, ed è:
Mario Rui, il terzino portoghese del Napoli, oggetto spesso di critiche (a volte ingenerose ad onor del vero) da parte dei supporters partenopei, potrebbe trovarsi in difficoltà da quel lato: naturalmente dipenderà da chi dovrà fronteggiare, ma sia che si tratti di Kulusevski, sia che si tratti di McKennie o di un improbabile recuperato Cuadrado, potrebbe soffrire la fisicità dello svedese, l’imprevedibilità dell’americano o la verve del colombiano, anche perchè la Juventus (soprattutto quando c’è Cuadrado) tende a costruire dal lato destro.
ATALANTA – FIORENTINA
aRBITRO: Valerio Marini
Succoso, a dir poco, anticipo del Sabato sera. Partita ricca di spunti di riflessione, sfaccettature, anfratti nei quali infilarsi.
L’Atalanta è quella racchia malvestita delle scuole medie che diventa strafiga all’Università. Piace a tutti, ma proprio a tutti: è bella, simpatica, intelligente. E’ l’elogio della metamorfosi positiva basata sulle idee e sull’automiglioramento. E continua a soprendere tutti, anche quelli che “eh ma tanto mo crolla e torna racchia”. No, non torna racchia, almeno per ora. Domani sera di scena a Bergamo c’è la Fiorentina: la tizia che nelle foto sembra sempre bella, curata, avvenente. Da vicino però ti accorgi che l’immagine di Instagram era a solo scopo illustrativo.
Questa volta però c’è una novità: il mister. L’Italia non ha fatto in tempo a salutare un vate, Roberto De Zerbi, che è pronta ad idolatrarne un altro: Vincenzo Italiano, nato in Germania, ex centrocampista/regista/metodista pelato: un classico, insomma. Va detto, per amore della verità, che il signor Italiano ha compiuto una vera e propria impresa sportiva lo scorso anno, salvando lo Spezia con una rosa sapientemente mixata fra calciatori esotici, sorprese piacevoli e brillanti intuizioni. Insomma: ci ha messo del suo, eccome! E c’è anche un’altra novità: quest’anno la Viola ha fatto un mercato intelligente: oltre a non vendere il migliore alla Juventus ha messo dentro un validissimo esterno d’attacco argentino (che fa sempre comodo) e, finalmente, un centrocampista (Torreira) capace di dare i tempi anzichè arricchire i barbieri (stavi pensando anche tu a Pulgar, vero?), con delle mezze ali degne di tale nome e, sulla carta, ideali per il credo insindacabile del mister: il 4-3-3. Oltre a questo c’è la partita dell’anno scorso, nel girone d’andata, quando lo Spezia riuscì strappare lo 0-0 in casa propria contro la Dea.
Tutta questa pappardella mi porta a credere che l’Atalanta, già reduce dallo 0-0 casalingo contro il Bologna, non avrà vita facile. Ecco perchè il mio consigliato per questo incontro è:
Gaetano Castrovilli, calciatore che probabilmente nelle varie aste è stato pagato meno dello scorso anno, quando era stato pagato di più per la stagione importante dell’anno precedente. E’ rivitalizzato dalla convocazione in Nazionale, ha tempi, inserimento, vede la porta: il classico calciatore che piace ad Italiano. Potrebbe esserci una staffetta con qualcuno, visto il traffico che c’è in mezzo al campo a Firenze (occhio a Maleh, ottimo elemento anche lui), ma se dovesse partire titolare, potrebbe beneficiare del lavoro di Vlahovic, che è atteso inevitabilmente dalle botte che dovrà scambiarsi con quei marcantoni che l’Atalanta ha in difesa, Djimsiti, Toloi e Demiral. In quest’ottica, uno come Castrovilli potrebbe sfruttare l’occasione per ritornare a far godere i suoi fantallenatori.
Anche lo sconsigliato, in questa partita, veste la maglia della Fiorentina, nello specifico la numero 3:
Cristiano Biraghi: sia chiaro, viene da una stagione buonissima, deve confermarsi ed ha tutte le carte in regola, oltre che l’allenatore giusto, per farlo. Tuttavia di fronte c’è l’Atalanta, una squadra che costruisce da destra per finalizzare a sinistra. La genesi dei pericoli sarà dal suo lato, ecco perchè lui, che si fa preferire nella fase propositiva rispetto a quella di contenimento, potrebbe giocare un po’ frenato, snaturando se stesso. Il giallo, la cappella, l’incertezza potrebbero essere dietro l’angolo.
SAMPDORIA – INTER
Arbitro: Daniele Orsato
Dopo aver rifilato 4 pappine al Genoa, sul cammino dei campioni d’Italia in carica arriva l’altra squadra di Genova: l’epilogo sarà lo stesso? Può darsi, ma non con lo stesso risultato. Se abbiamo visto un Genoa ancora in cerca di un’identità che ha creato ben pochi grattacapi ai neroazzurri, ritengo che la musica con la Samp non sarà la stessa.
La squadra di D’Aversa è già discretamente quadrata, viene da un buon punto raccolto al Mapei ed ha ceduto di misura contro il Milan in una partita che i rossoneri hanno sbloccato subito, ma che è stata tutto sommato molto equilibrata. I blucerchiati hanno quasi tutti a disposizione, solo Ekdal e Bereszynski sono in dubbio, e si rischia di vedere materializzato il sogno romantico di tutti i fantallenatori: Ciccio Caputo e Fabio Quagliarella insieme in campo. Succederà davvero? Vedremo, è una coppia che richiede tanto tanto equilibrio tattico. Ma questo è un altro discorso.
L’Inter ha cambiato allenatore, è vero, ma concretamente è cambiato poco: 3-5-2 era l’anno scorso, 3-5-2 (gli haters diranno 3-5-1-1) è quest’anno. Non c’è Lukaku nè Hakimi, ci sono Dzeko (che non segnerà mai come Lukaku ma in termini meramente tattici garantisce il medesimo equilibrio) e Dumfries che abbiamo apprezzato all’Europeo e che forse necessiterà del giusto (e doveroso) tempo necessario all’ambientamento nel nostro calcio. Correa si è presentato alla grande, fornendo un’alternativa che in parte l’anno scorso non c’era, la difesa ha conservato la sua solidità e affidabilità, il centrocampo idem, e anche Calhanoglu, pronti via, ha timbrato con un goal, un assist e due buonissime prestazioni nelle prime due giornate.
Difficile individuare dei nomi che non siano mainstream, ma sapete bene come funziona qui dentro. Ergo, il consigliato del match è:
Emil Audero: non sembra così alto dalla tv, sapevate che è alto 190cm? Ha solo 24 anni e sembra già che giochi da una vita in Serie A. Il portiere blucerchiato, secondo me potrebbe vivere la stagione che lo consacra al passaggio verso una “big” l’anno prossimo. Sono consapevole che sto rischiando la figura dimmerda clamorosa, Emil tuttavia ha fatto due ottime partite nelle prime partite stagionali, con almeno 2 o 3 parate importanti in entrambe le apparizioni, mostrando una sicurezza che mi sembra aumentata rispetto all’anno scorso. Davanti a lui Colley e Yoshida si conoscono bene, non mi aspetto il clean sheet, ma per chi gioca col modificatore potrebbe essere una piacevole sorpresa anche a dispetto di un eventuale malus, tenendo anche presente che i sudamericani dell’Inter rientreranno solo in tarda serata. Chissà, magari il jet lag…
Facciamo un volo pindarico e andiamo allo sconsigliato:
Marcelo Brozovic, l’amatissimo epic Brozo, reduce da due ottime prestazioni (e un goal segnato) in nazionale: avrebbe tutte le carte in regola per ricoprire il ruolo di consigliato del giorno. Ma a noi piace esporci alla gogna mediatica, e lo mettiamo in rosso: la Samp ha qualità in mezzo, fantasia, e degli interpreti nella mediana dell’Inter quello che deve pensare più a portare la croce che a cantare è proprio il croato. Potrebbe soffrire l’effervescenza di Candreva, di Damsgaard e perchè no dell’eventuale subentrante Ihattaren del quale si dice (e confermo) un gran bene.
CAGLIARI – GENOA
Arbitro: Luca Pairetto
Occhio all’arbitro: 32 rossi (e 365 gialli) nelle sue 84 presenze: vuol dire più di 4 gialli a partita e quasi un rosso ogni due. A ciò aggiungete che questa partita, come Empoli – Venezia, lascerà punti che a Maggio avranno il loro peso. Si affrontano due allenatori, Semplici e Ballardini, molto quadrati, solidi, marinai esperti di questo mare che dovrà condurre alla salvezza. Ballardini è il re degli under con dottorato in fase difensiva, anche se ad ora non ha ancora trovato la quadra difensiva, tant’è che fra la prima e la seconda di campionato ha cambiato 10 elementi: gli va riconosciuto un cauto miglioramento in ogni caso, visto che col Napoli era quasi riuscito a portare a casa un punticino, che Petagna gli ha tolto allo scadere.
Nel suo 3-5-2 Semplici potrebbe dover rinunciare a Ceppitelli e al leader Godin, oltre al dubbio Cragno fra i pali: non mi sorprenderebbe vedere un cambio modulo con il passaggio ad una difesa a 4, ma questa è aria fritta. Ballardini potrebbe confermare la formazione schierata contro il Napoli, inserendo magari Caicedo, acquisto degli ultimissimi momenti di calciomercato.
Partita da tripla o da pareggio annunciato? Nel dubbio io vi consiglio:
Nahitan Nandez, che potrebbe riposare almeno inizialmente in favore di Zappa, ma se è vero che, come tutti i Sudamericani, tornerà solo nella tarda serata di oggi, è anche vero che avrà comunque un giorno intero per assorbire fuso orario e stanchezza ed è soprattutto vero che è un jolly importante, un valore aggiunto che risulterà esiziale per la stagione dei sardi. Indeciso fino all’ultimo se consigliare lui o Pavoletti, ho pensato che quest’ultimo era troppo facile: gioca di punta ed è un ex. Perciò Adelante Nahitan!
Il Cagliari ci offre anche lo sconsigliato, che è:
Kevin Strootman: sia chiaro, io amo Kevin Strootman, ma se è chiamato “la lavatrice” un motivo ci sarà. Soprattutto un costo: infatti nelle prime due giornate, due gialli. Quest’anno poi il compito è ancor più gravoso perchè con la partenza del Ninja, il ruolo del mastino è tutto dell’Olandese. Certo, c’è un rischio anche qui: è un ex ed ha esperienza, ma sarà una battaglia ed il piatto della bilancia col malus del cartellino pende in maniera molto più evidente, visto anche l’arbitro.
SPEZIA – UDINESE
Arbitro: Marco Guida
Marco Guida è uno da 5 gialli a partita. Sapevatelo e andiamo oltre.
Comprendere Thiago Motta è complicato. In termini filosofici è come Nietszche: uno degli autori più complessi e cervellotici, roba che se ti approcci alla filosofia partendo da lui, rischi veramente di mollare. E infatti nelle prime due ci ha dato un saggio di ciò che è capace di fare: un’ora di dominio e doppio vantaggio alla Sardegna Arena, che è riuscito a vanificare in 5 minuti facendosi raggiungere. Senza fare neanche un solo solitario cambio. Poesia. Poi 6 freccioni dalla Lazio, ma lì vabbè, che vuoi fare i punti a Roma?
Nell’altro angolo, signori, sua maestà Luca Gotti: elegante, silenzioso, COMPETENTE. Come la sua Udinese: pareggio in rimonta contro la Juventus alla prima. D’accordo, per gentile concessione di Szczesny e dei cambi di Allegri, ma il buon Luca ci ha messo del suo, mettendo Deulofeu e Stryger Larsen al momento opportuno. Poi 3 schiaffoni al Venezia. Gli hanno venduto De Paul, gli hanno velatamente fatto capire che quest’anno deve creare valore (leggasi: lanciare giovani) perchè c’è bisogni di soldi. E lui non dice una parola. Continua a disegnare calcio. Poesia.
Non possiamo non scegliere uno dei friulani per il consigliato, anche se vi spoilero che inizialmente il consigliato doveva essere Giulio Maggiore dello Spezia. Ma invece è:
Bram Nuytinck, perchè chi giuoca al fantacalcio ama Bram Nuytinck. Solido, cattivo, preciso, affidabile. Ancora non mi spiego perchè non sia passato, che ne so, al Siviglia. Ogni anno porta sempre buoni voti e di rado la picchia dentro. E se fosse domenica?
Lo sconsigliato, invece, lo troviamo dall’altra parte:
Emmanuel Gyasi. Quest’anno non so quanto sia stato astato, ma forse qualcuno lo avrà preso vista la questione (poi risolta) Nzola, ed ovviamente potrebbe pensare di schierarlo: ebbene, io lo vedo sottotono, due partite e pronti via due gialli, che per un giocatore da cui ci si aspetterebbe bonus non è il massimo…Se il buongiorno si vede dal mattino…
TORINO – SALERNITANA
ARBITRO: Gianluca Aureliano
La settimana romantica che ha visto accasarsi Ribery a Salerno potrebbe concludersi con un brutto risveglio. Se da un lato Castori è esperto di certe realtà e certe piazze, dall’alto c’è l’allenatore più memato del finale di stagione scorso: Ivan Juric, che abbiamo apprezzato col Genoa, col Verona ed ora ci riprova nella Torino granata. Ha già fatto una sfuriata per il mercato, che ha fatto cagare sotto Cairo, il quale per placarlo gli ha preso Praet e Pobega, tutto sommato quello che gli serviva. E’ vero: Belotti non è al meglio, forse gioca, forse no, ma Sanabria è un signor giocatore e si farà trovare come sempre pronto. A Salerno, invece, stanno cercando il bandolo della matassa, ma intanto hanno messo dentro Simy, sperando in un Crotone bis, hanno messo dentro Obi, sperando di trarre beneficio dalla sua esperienza, hanno messo dentro Ribery, sperando in un miracolo. Ora tocca a Castori.
Anche qui non vedo un risultato già scritto, anche se il Torino, che meritava di più sia contro l’Atalanta che contro la Fiorentina, potrebbe spuntarla alla fine. Come consigliato prendiamo:
Marko Pjaca, perchè ogni anno lo compriamo sperando in una continuità che finora non ha mai fatto vedere, anche a causa dei suoi infortuni. Juric potrebbe essere l’allenatore adatto per vederlo sbocciare, sperando che regga fisicamente.
Il Torino vede fra le sue fila anche lo sconsigliato, che è:
Vanja Milinkovic Savic: l’eredità di Sirigu è pesante, non mi è sembrato, finora, veramente pronto. Chi l’ha comprato penserà “se non lo metto contro la Salernitana in casa, allora quando lo metto?”, il che non è un ragionamento del tutto sbagliato ma secondo me questa partita può nascondere qualche malus per il portiere. Eviterei.
MILAN – LAZIO
ARBITRO: Daniele Chiffi
Tendenzialmente un arbitro, Chiffi, che lascia giocare e ricorre poco ai cartellini. Menomale, perchè questo altro big match di giornata vogliamo godercelo, senza dimenticare che ogni tanto, però, qualche bella rissa (Mexes e Mauri, vi ricordate?) ce l’ha regalata in passato.
E’ una sfida romantica alla Scala del Calcio, il pragmatismo di Pioli contro il Sarrismo che vuole tornare in auge. Entrambe le formazioni quasi al completo, forse mancherà Giroud, che ha recuperato dal Covid, forse ci sarà Ibra, dall’altra parte Immobile in leggero dubbio ma, alla fine, dovrebbe farcela.
Analizzare questa partita, alla seconda di campionato, richiederebbe troppo tempo, e sarebbe comunque difficilissimo.
Ecco perchè passo direttamente ai nomi, con scelte che saranno incomprensibili ai più, partendo col consigliato:
Davide Calabria, chi l’avrebbe mai detto? Forse nemmeno lui, se giocasse al Fantacalcio, si consiglierebbe. In verità è un calciatore tanto migliorato nel corso degli ultimi due anni, responsabilizzato dalla fascia di capitano che gli è capitato di portare, si sente forse più tranquillo da dopo il Covid che, eliminando la presenza del pubblico, ha liberato il buon Davide del più greve dei fardelli: la pressione. Veniva sempre fischiato, era sempre il primo “colpevole” se le cose andavano male. Senza pubblico si è preso la corsia destra e non vuole più lasciarla, disimpegnandosi bene in entrambe le fasi. Avrà clienti ostici, ma mi aspetto una buona prestazione, quantomeno un buon voto.
E, contro ogni previsione, lo sconsigliato è:
Theo Hernandez. Probabilmente chiuderò il blog e non inzierò proprio il podcast dopo questa giornata. Come fai a sconsigliare Theo? Theo è un fenomeno, un valore aggiunto per tutto il calcio italiano. Ma, spesso, ha dimostrato di essere tanto bravo in fase offensiva, quanto carente in quella difensiva. E domani è un banco di prova impegnativo perchè la squadra di Sarri, per interpreti e trama di gioco, mette a dura prova la fase difensiva degli avversari. Insomma, addio amici, è stato bello!
ROMA – SASSUOLO
ARBITRO: Simone Sozza
Questa sarà una partita che non mi perderò, mi aspetto tanto. Mourinho da un lato che vuole confermare la partenza bomba (anche se con situazioni particolari), dall’altro un allenatore emergente di sicuro talento, Dionisi, che non vorrà sfigurare dinanzi ad un gotha del calcio come Josè. Ne vedremo delle belle? Credo di sì. Qualche dubbio di formazione per la Roma con qualche incertezza, ad oggi, sulla tenuta di alcuni calciatori (Mancini, Pellegrini ad esempio), tutti arruolabili, invece, per Dionisi, che dovrà rivitalizzare Berardi che, ultimamente, sembra un po’ distratto dalle sirene d’Oltremanica…
Anche per questa partita, no alle scelte mainstream, procediamo quindi al consigliato:
Bryan Cristante, perchè è una partita che si deciderà in mezzo al campo. Era nel mio ballottaggio personale insieme a Maxime Lopez, ma ho scelto Bryan perchè è un’occasione troppo ghiotta per far capire a Mou che c’è anche lui, che non sarà tecnico e palleggiatore come tanti dei suoi compagni di reparto, ma ha tanta sostanza, corsa e potrebbe regalarci qualche gioia. Contro i neroverdi, poi, ha già timbrato qualche volta!
Il Sassuolo, invece, ci regala lo sconsigliato:
Vlad Chiriches, nonostante un avvio incoraggiante, nonostante gli si voglia dar fiducia, personalmente non lo reputo all’altezza della difesa del Sassuolo, ancor più in una partita nella quale sarà sollecitato da calciatori veloci e che attaccano la profondità. Se ne parla la prossima, insomma.
BOLOGNA – VERONA
ARBITRO: Ivano Pezzuto
Un’altra sfida salvezza. Again. Questa volta fra due squadre in cerca di identità, ma una delle due ha un allenatore, l’altra no. Mi spiego meglio: sarà difficile non vedere da parte mia, quest’anno, uno sconsigliato che non sia del Verona. Perchè mi guardo bene da tutto ciò che allena mister Di Francesco. Lo dico nonostante nella prima uscita stagionale, contro il Sassuolo, non meritasse neanche di perdere. Però c’è tanto da lavorare in quel di Verona, non che il Bologna dorma sonni tranquilli, ma ha un’identità di gioco più definita e quest’anno, finalmente, ha un centravanti. Di mestiere.
Ecco perchè il mio consigliato gioca col Bologna:
Musa Barrow, dal quale ci aspettiamo la consacrazione. L’anno scorso è stato messo più vicino alla porta, dovendo sopperire alla mancanza di un centravanti vero, cosa che lui non è. Con l’arrivo di Arnautovic, non solo torna nella sua posizione, ma può giocare sfruttando gli spazi che creerà il buon Marko. Mi aspetto tanto, caro Musa!
E, come preannunciato, lo sconsigliato è del Verona:
Davide Faraoni, e se verrà meno lui, sarà dura quest’anno per il Verona. Credetemi: lo sarà. Il cambio allenatore gli affida compiti più difensivi quest’anno, lui che l’anno scorso ha portato un bel po’ di bonus. Dovrà adattarsi, ci riuscirà? Il tempo ce lo dirà, intanto domenica c’è il signor Barrow dalle sue parti, per ora meglio soprassedere…
Bene ragazzi, siamo arrivati alla fine. Ho scritto troppo, lo so. Ecco perchè vi lascio con la solita canzone, quella che mi ha ispirato per il titolo. Alla prossima!