Così cantava nel 2009 Dario Brunori, prima di diventare mainstream.
E il Fantacalcio?
Il Fantacalcio è solo una digressione.
Qui dentro ne parlo, a ruota libera, cercando di sfruttare le idee, prima che diventino mainstream.
E’ proprio questo lo scopo di questo blog, che proverò a far diventare un podcast: parlare delle mie idee, di calcio e di fantacalcio, per provare a dare qualche buon consiglio, attraverso un’analisi, attraverso un’intuizione, attraverso il mio modo di vedere il giuoco più bello del mondo, quello che tira fuori il peggio di tutti noi.
Ma partiamo dall’inizio: chi cazzo sono?
Uno come tanti. Mi chiamo Giampiero, ho quasi 40 anni e nella vita provo a vendere automobili. Potrei dirlo così: sono un Consulente alla vendita certificato Volkswagen: fa figo, ma non è pertinente. Ciò che è pertinente è che sono malato di calcio e gioco al fantacalcio dal 1998, quando si faceva l’asta con carta e penna tra amici, se invece volevi competere con la Gazzetta dovevi chiamare un numero a pagamento e registrare la tua rosa (di rigorosamente 25 calciatori) attraverso la tastiera del telefono, digitando il codice di tre cifre che era associato al Raffaele Ametrano di turno e premere 1 per confermare o asterisco per annullare.
E quindi? Sono un boomer, praticamente! E, per vostra sfortuna, ho deciso di impiegare un po’ del mio tempo libero a parlare di fantacalcio, il che potrebbe voler dire parlare anche di calcio. Eh, si: è una digressione inevitabile.
Ce ne sono già tanti che lo fanno, direte voi.
Lo so, ma ci provo lo stesso: per ora l’idea è quella di scrivere qui, in futuro arriverà un podcast, figo eh? Non so ancora come si fa, ma lo scoprirò.
Per ora ho anche una pagina Facebook, la trovi schiacciando il tasto qui sotto:
Seguimi se ti va, ma se cerchi un cane solo per la ricompensa, questo non è il posto per te.
Ah, quasi dimenticavo: